Voucher per l’internazionalizzazione: un’opportunità per espandersi all’estero

Nell’ottica di rafforzare le micro e piccole imprese italiane lo Stato ha deciso di stanziare fondi per espandere il proprio business in un mercato estero: il voucher per l’internazionalizzazione è un’opportunità senza precedenti per tutti gli imprenditori italiani. Ovviamente ci sono alcuni requisiti da soddisfare e precise regole burocratiche a cui attenersi.

Se anche tu desideri conquistare un mercato estero ti consigliamo di iscriverti al nostro webinar gratuito: ti spiegheremo nel dettaglio come ottenere il voucher e come sfruttarlo al meglio. Nel frattempo, eccoti un’infarinatura generale.

Requisiti essenziali per accedere al voucher per l’internazionalizzazione

Il voucher si concretizza in due modi: prevede la creazione di figure professionali denominate temporary export manager e finanzia le spese aziendali sostenute per usufruire di una loro consulenza. Le consulenze prese in oggetto devono avere una durata di 12 mesi per le micro e piccole imprese oppure 24 mesi per i network aziendali. Cosa trattano queste consulenze?

Le consulenze manageriali svolte dai temporary export manager devono necessariamente occuparsi di supportare i processi di internazionalizzazione.

Ciò significa che possono riguardare analisi e ricerche sui mercati esteri per comprendere meglio le opportunità di business. Possono occuparsi dell’individuazione e acquisizione di clienti internazionali. Oppure possono offrire assistenza nella parte burocratica e contrattuale. Possono essere finalizzati all’incremento della presenza aziendale sulle principali piattaforme di e-commerce mondiali. O possono avere come oggetto l’integrazione dei canali di marketing disponibili. Possono infine supportare l’azienda nella gestione dei flussi logistici per l’ingresso in un mercato estero.

Ovviamente queste consulenze trattano un gran numero di temi perché inserirsi efficacemente in un mercato straniero comporta una precisa e strutturata pianificazione.

A quanto ammonta e come funziona il voucher per l’internazionalizzazione?

Possono richiedere il voucher per internalizzazione le micro e piccole imprese italiane con codice ateco C e sede legale in Italia. Se operi nel settore manifatturiero oppure fai parte di una rete di questo settore potrai fare richiesta di questi fondi. In tutto il voucher per l’internazionalizzazione mette a disposizione di ogni azienda italiana un contributo massimo di 70 mila euro. Questo fondo è concesso in un regime definito “de minimis”, ovvero a scaglioni di spesa:

  1. La prima fascia è riservata alle micro e piccole imprese che concretizzano un contratto di consulenza non inferiore ai 30 mila euro al netto dell’iva e corrisponde a un bonus di 20.000 €.
  2. La seconda fascia è riservata alle reti aziendali che concretizzano un contratto di consulenza non inferiore a 60 mila euro al netto dell’iva e corrisponde a un bonus di 40.000 €.
  3. Infine, è possibile ottenere un contributo aggiuntivo di 10.000 € se l’azienda raggiunge specifici volumi di vendita nel mercato estero. Tali risultati sono: l’incremento del 15% delle vendite nel 2022 rispetto al 2021, derivate da operazioni nei mercati esteri, e un’incidenza totale del 6% nel 2022 derivata dal commercio estero.

Il voucher per l’internazionalizzazione è una vera e propria opportunità per tutte le piccole e le micro imprese italiane che desiderano allargare il proprio business anche all’estero. Questi contributi sono pensati per riuscire a pianificare una strategia di export efficace e redditizia. Non perdere l’occasione!

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